In foto la Alessandra che come al solito si è distinta per tenacia e resistenza alla fatica.

Partiamo di mattina presto ancora con gli occhi annebbiati dal sonno, per fortuna guida Giovanni! 6 km prima di Tolmezzo parcheggiamo il furgone ed iniziamo il riscaldamento sulla strada in falsopiano che ci porta ad Ovaro Raggiunto il centro cittadino svoltiamo a destra per imboccare una strada con pendenza più o meno del 10%, la convinzione è di aver già iniziato lo Zoncolan, ma arrivati alla Chiesa SS.Trinità in cima alla prima rampa, ci accorgiamo che mancano ancora 1,5 km. Il paese di Lariis a quota 680 mt s.l.m. da il via alle nostre fatiche più intense. I primi 6 km hanno pendenze medie variabili tra il 14 ed il 16% con tratti al 18 e 21%. La concentrazione è sempre massima perché se si molla il giro dei pedali si è perduti! Abbiamo utilizzato rapporti 34-27 o 34-29. Nemmeno i tornanti danno un momento di recupero, sono pochi e sempre pendenti. I km percorsi sono segnalati a bordo strada da cartelli con le foto dei più forti scalatori del ciclismo come Coppi, Pantani, Bugno,… All’ottavo km, prima delle gallerie, la strada diventa pianeggiante e permette di recuperare forze fisiche e mentali, facendoci gustare lo stupendo panorama della Carnia. Percorse le tre gallerie in leggera salita la strada di arrampica sull’ultimo colle con 4 tornanti che ci fanno raggiungere l’agognata meta a 1735 mt s.l.m. Anche se la fatica è stata tanta, sui nostri visi ci sono solo grandi sorrisi. Giusto il tempo per un paio di foto ricordo e subito giù verso Suttrio per il rientro a casa. Anche questa è fatta!

Nota: Per la cronaca i tempi di ascesa sono compresi tra 1:02 e 1:25 dal paese di Lariis e come consigliato prima della partenza quasi tutti avevamo montato il pacco pignoni fino al 28 con la compact, in alternativa con il 39 si sarebbe dovuto optare per il 32.